Sono ormai lontani i tempi in cui Passon, ancora ragazzo, apprendeva la tecnica delle velature esercitandosi nelle tempere su cartoncino che, per la precoce compiutezza, stupivano chiunque le ammirasse; presto il Nostro passò all’olio su tela sperimentando le infinite possibilità del colore e la brillantezza che ne contraddistingue la specificità.
Attualmente Passon realizza i suoi dipinti (soprattutto ritratti, nature morte, scorci veneziani e composizioni varie) su tavole predisposte, con fondi a base di gesso, colorati in funzione dei pigmenti che verranno sovrapposti; la texture che ne deriva viene poi levigata per ottenere una superficie liscia, priva di ogni asperità, al fine di consentire alla matita di compiere al meglio la trama virtuosa di segni che darà avvio ad ogni composizione.
In diversi ritratti Passon usa delle tecniche miste con foglia oro per elaborare in modo affatto personale lo sfondo che, talvolta, da narrativo si cangia in decorativo per evidenziare la ricerca psicologica e introspettiva del personaggio rappresentato. Osservando dal vero i dipinti di Passon si può notare che la stesura del colore tiene conto delle esigenze di ogni soggetto; le pennellate lisce e vellutate accentuano il gioco delle trasparenze mentre quelle spesse e decise o con qualche asperità risultano efficaci nel simulare aspetti particolari del singolo quadro come avviene ad esempio per gli intonaci dei vecchi palazzi veneziani. Il passare del tempo conferirà al singolo dipinto un’aura speciale che esalterà le nuances di colore e nel contempo renderà unitaria e coesa ogni composizione.
L’opera di Licio Passon sfida il tempo mentre, nel fasto ineguagliabile dei suoi colori, racchiude una felice commistione di sembianze e forme, ricordi ed emozioni, destinate a non mai finire.
Giovanna Calvo Di Ronco